DISTURBI LEGATI AD EVENTI TRAUMATICI STRESSANTI

Le esperienze traumatiche diverse sono associate a differenti probabilità di sviluppare un disturbo post traumatico perché l’effetto sulla persona dipende dal tipo e dalla gravità del trauma subito. Esistono diverse forme di esperienze potenzialmente traumatiche a cui può andare incontro una persona nel corso della vita. Esistono i “piccoli traumi” contrassegnati con “t”, ovvero quelle esperienze soggettivamente disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intensa. Si possono includere in questa categoria eventi come un’umiliazione subita o delle interazioni brusche con delle persone significative durante l’infanzia. Accanto a questi traumi di piccola entità, si collocano i traumi definiti “T”, ovvero tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care. A questa categoria appartengono eventi di grande portata, come ad esempio disastri naturali, abusi, incidenti etc.  

In psicologia clinica vengono definiti i seguenti disturbi legati ad eventi traumatici stressanti.

I bambini che soffrono del disturbo reattivo da attaccamento mostrano scarsa interazione con le figure genitoriali di riferimento e non le ricercano nei momenti di bisogno.  Approfondisci ⇒

Il disturbo post traumatico da stress si manifesta a seguito di un evento traumatico estremo, ovvero un evento che ha implicato morte o minaccia di morte, o una forte minaccia per l’integrità fisica propria o altrui (aggressioni, rapimenti, incidenti, gravi malattie, ecc.), che la persona ha vissuto o a cui ha assistito.  Approfondisci ⇒

  • Disturbo da impegno sociale disinibito

Il disturbo da impegno sociale disinibito è inserito nel capitolo dei disturbi correlati a trauma e stress ed è un disturbo presente nei bambini. Questo disturbo è caratterizzato da comportamenti di bambini che sono eccessivamente familiari con persone estranee. I bambini affetti da questo disturbo adottano comportamenti di eccessiva confidenza con adulti estranei e non conosciuti e non mostrano alcuna reticenza ad allontanarsi con loro lasciando i genitori. Perché si definisca il disturbo da impegno sociale disinibito comunque, questi comportamenti eccessivamente familiari devono violare le norme sociali in cui il bambino è inserito. Per poter fare diagnosi di disturbo da impegno sociale disinibito è necessario che il bambino abbia sviluppato la capacità di sviluppare attaccamenti selettivi. Per questo non si può fare diagnosi non prima del nono mese di età.

  • Disturbo dell’adattamento

Si parla di disturbo dell’adattamento quando, a seguito (entro 3 mesi) di un evento stressante, come una separazione coniugale o la perdita del lavoro, l’individuo manifesta una marcata sofferenza sproporzionata rispetto alla gravità o all’intensità dell’evento stressante in sé, con una conseguente significativa compromissione del funzionamento in ambito familiare, sociale e lavorativo.